La Lomellina in un calendario

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Da una serie di gite domenicali in Lomellina è nato il calendario di Laura Rossi. Si tratta di un lavoro a tiratura limitata composto di tavole che ritraggono dodici fra i più significativi monumenti lomellini, visitati e ritratti in occasione delle escursioni da Casale Monferrato, dove risiede l’autrice, verso la limitrofa terra delle risaie a fianco del marito, il giornalista Luigi Angelino. «Nelle tavole grafiche – scrive il critico monferrino Aldo Timossi – troviamo chiese, castelli e monumenti, sempre resi con efficace verismo, segno sicuro e minuzioso, probabile derivato dagli studi in Scienze naturali allUniversità degli studi di Pavia e dall’insegnamento in Anatomia al liceo artistico di Casale». Laura Rossi ha un passato di grafica con illustrazioni e copertine di libri, ex libris, acquarelli e vetri dipinti. Questa volta abbandona il suo Monferrato per cimentarsi con il patrimonio architettonico della Lomellina. «A gennaio ci offre la chiesa di San Michele di Robbio, primitiva edificazione longobarda, con facciata e rosone risalenti al tardo romanico-primo gotico – aggiunge Timossi – Il mese successivo, un interno poco noto: l’antica biblioteca dell’ex abbazia di Breme, fondata prima del Mille da monaci benedettini provenienti dalla Novalesa». Per marzo Rossi ha scelto il millenario battistero di Velezzo e ad aprile si arriva a Rosasco, di cui Laura Rossi immortala la Torre del Consegno. Poi cinque castelli: a maggio Frascarolo, costruito dai conti palatini di Lomello, a giugno Valeggio, a luglio Tortorolo, frazione di Mede, ad agosto Cozzo e a settembre Castello d’Agogna. In ottobre il calendario riporta alla basilica di Santa Maria Maggiore, a Lomello, e a novembre alla snella architettura del sacrario-ossario di Palestro, che ricorda la battaglia risorgimentale del maggio 1859. Il viaggio grafico si conclude a Castelnovetto, con il portale laterale della chiesa di Santa Maria delle Grazie, edificio del gotico lombardo del XV secolo. «Più che un calendario, Laura Rossi ci offre un prezioso e utile distillato di arte laica e religiosa della Lomellina», conclude Timossi.