Campari, storia di successo mondiale nata nella lomellina Cassolnovo

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Gaspare Campari nasce nel 1828 a Cassolnovo, all’epoca nel Regno di Sardegna, Provincia di Lomellina con capoluogo Mortara (oggi provincia di Pavia), da una famiglia di agricoltori. Si trasferisce nel 1842 a Torino per studiare i liquori e approfondire la conoscenza sui distillati: qui conobbe fortunosamente Teofilo Barla, maestro pasticcere di Casa Savoia che lo raccomanda a Giacomo Bass quale apprendista nella famosa liquoreria e confetteria di piazza Castello. Nel 1850 ritorna a Novara dove affitta il Caffè dell’Amicizia, fra corso Cavourcorso Italia, all’epoca chiamato Angolo delle Ore. Grazie a vari studi ed esperimenti, approderà alla scoperta di alcuni liquori dal gusto innovativo e dal nome stravagante: Elisir di lunga vita, Olio di rhum, Liquore rosa. Tra i liquori di maggior successo ci fu il “Bitter all’uso d’Hollanda”, che diventerà così popolare da meritarsi il soprannome “Bitter del Signor Campari”. Da lì al nome definitivo, Bitter Campari, il passo fu breve. Trasferitosi nel 1862 a Milano, apre un caffè nel Coperto dei Figini, un caseggiato con portici in piazza Duomo. Quando l’edificio viene abbattuto nel 1867, si trasferisce con la famiglia nella nuovissima galleria Vittorio Emanuele II, dove nel 1915 aprirà lo storico locale Caffè Camparino, luogo d’incontro di artisti come Giacomo PucciniGiuseppe VerdiGiulio Ricordi e Arrigo Boito. Alla sua morte nel 1882, il figlio Davide Campari prenderà le redini dell’azienda, mentre Guido, fratello di Davide, si occuperà del Caffè.