Comune di Robbio

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Chiesa di S. Michele - Robbio

Piazza Libertà, 2
Telefono: 0384.6751
Fax: 0384.670415
Sito Internet: www.comune.robbio.pv.it
Posta elettronica: segreteria@comune.robbio.pv.it

EVENTI ANNUALI

  • Festa dei nuovi nati: maggio
  • Primavera robbiese: aprile-giugno
  • Palio dl’Urmon (http://www.paliodlurmon.it/): prima domenica di settembre
  • Mostra-mercato dei bovini da latte e delle macchine agricole: primo martedì di settembre

CENNI STORICI

Antichissima, forse di origini preromane, Robbio pare sia stata fondata dai Levi Liguri ivi stanziati, come testimonia il nome, incerto tra “Retovium”, “Rodobium” o “Forum Lebuorum”. Infatti, si ritiene fosse usanza dei romani imporre ai luoghi conquistati un nome derivato dai popoli che precedentemente li avevano posseduti. Ritroviamo “Rodovium” nelle parole di Plinio il Vecchio nella sua “Storia naturale”, dove si sofferma a lodare i tessuti robbiesi classificandoli come quelli che occupano il secondo posto in Europa.
Nel XII e XIII secoli Vercellesi, Novaresi e Milanesi si combattono sul suolo robbiese che, in quel periodo, è già dotato di una fortezza. Pare accertato che la costruzione del castello risalga al IX secolo, al tempo delle incursioni degli Unni, quando il conte Ottavio da Robbio ottiene la concessione da Berengario I di erigere una rocca di difesa. Un atto notarile di Gian Galeazzo Visconti, datato 1432, fa risalire il primo proprietario “ufficiale” del castello al nobile milanese Antonio de Porro.

I MONUMENTI E LE OPERE D’ARTE

Il castello sorge su uno spalto naturale del terreno; costituisce uno dei luoghi più interessanti di Robbio e si tratta di un esempio unico in Lomellina. Robbio conserva, insieme al castello e alle chiese romaniche, un intero quartiere di aspetto tipicamente medievale, frutto di una serie di rifacimenti operati nei primi decenni del XX secolo. L’insieme delle costruzioni, peraltro gradevole e di notevole fascino, rappresenta un esempio del gusto in voga negli anni Venti-Trenta per il Medioevo, architettonicamente trasposto anche su edifici niente affatto antichi. Il castello, a impianto quadrangolare aperto sul lato occidentale, circondato da fossato, già più volte rimaneggiato tra basso Medioevo e Rinascimento, ha conservato intatta qualche porzione del paramento murario esterno (si riconosce, in qualche punto, la merlatura, tamponata), mentre interamente ricostruita è la snella e alta torre, con apparato a sporgere sommitale. Intatto anche l’ingresso, su cui sono visibili le tracce di un antico ponte levatoio.
Nel centro storico della cittadina sono riconoscibili altri resti, anche rilevanti, di costruzioni fortificate di varie epoche.
Robbio, oltre al suo castello, vanta antiche chiese ricche di preziose opere d’arte. Di grande interesse la chiesa romanica di San Pietro (XIII secolo), con preziosi affreschi cinquecenteschi attribuiti a Tommasino da Mortara. D’epoca quattrocentesca è la chiesa di San Michele, con una tipica facciata tardo-gotica decorata in cotto; più antica è San Valeriano (V-VI secolo), ampliata e ricostruita dai monaci cluniacensi alla fine del secolo XI: dedicata inizialmente a Sant’Andrea, fu intitolata a San Valeriano quando, nel 1236, vi fu trasferito il suo corpo. Ora si presenta con la facciata e il corpo, ornato da elementi romanici, staccati dall’abside maggiore per il crollo di parte della costruzione. Si ricordano, infine, la settecentesca chiesa parrocchiale di Santo Stefano, che sorge sulla piazza detta “dl’urmon” per la presenza, fino al 1985, di un grande olmo, piantato ancora prima della costruzione della chiesa e rimasto per anni simbolo e memoria storica della comunità robbiese.

A Robbio è nato il famoso centravanti Silvio Piola, campione mondiale nel 1938 con la nazionale di calcio.